Un dato è certo: pochissime sono le persone che acquistano prodotti o servizi “al primo colpo”, soprattutto quando si tratta di qualcosa di particolarmente costoso o complesso. Spesso per arrivare ad una vendita servono più interazioni: a volte bisogna saper aspettare settimane, mesi o addirittura anni. Ma ASPETTARE senza fare nulla non è di sicuro la strategia vincente:
quello che serve in questi casi è costruire una relazione di fiducia con il futuro cliente, fornendo valore e aiutandolo a farci scegliere un poco per volta.
Oggi gli strumenti per creare e nutrire questa relazione sono pressoché infiniti, da quelli più datati come una visita personale a quelli più informali come un messaggio SMS o un Tweet. Ma ce n’è uno che resiste al primo posto in tutto il mondo dopo anni di onorato servizio
, dopo infiniti attacchi di persone che sostengono che “non serve più a nulla” o che è addirittura morta…
Sì, sto parlando di Email e Newsletter.
Facciamo subito una importante precisazione: non sono proprio la stessa cosa (quindi fai bene attenzione quando ne senti parlare in modo improprio). Una newsletter puoi vederla come l’invio ripetuto di un comunicato con una specifica cadenza (giornaliero, settimanale, mensile, trimestrale…) a prescindere dal media/formato utilizzato.
Infatti possono esistere newsletter cartacee, spedite via posta tradizionale, pubblicate su un sito internet o sui social e anche newsletter via email che oggi sono le più diffuse e, purtroppo, inflazionate… soprattutto se non sono gestite in modo professionale
In ogni newsletter, ma in particolare con quelle via email, ci sono alcuni fattori chiave per ottenere un risultato valido, efficace e che ripaghi ampiamente i costi sostenuti per crearle e mantenerle in funzione.
Come sempre, però, vi sono alcuni errori da non commettere se vuoi evitare di ottenere un effetto boomerang o sperperare i tuoi soldi e la credibilità digitale della tua azienda. Ecco i principali.
Concentrati sugli aspetti davvero cruciali, in cui sei quasi insostituibile e non farti distrarre dal resto, soprattutto dagli elementi tecnici collegati alla piattaforma e all’invio delle comunicazioni.
Ho visto troppi imprenditori che hanno perso non solo anni ma enormi occasioni di guadagno nel tentativo di far funzionare un newsletter per conto loro, vittime di troppi dettagli tecnici o di decine di micro-attività secondarie che li hanno defocalizzati dal business principale.
Le uniche due cose su cui devi concentrarti sono:
Fornisci questi dati a un bravo gestore di newsletter e saprà consigliarti lui al meglio su tutti i passi successivi da fare per ottimizzare i soldi investiti e non perdere più nemmeno un’ora preziosa del tuo tempo tra software, analisi dei dati e problemi coi server di posta.
E ricorda: la formazione non è un costo ma un investimento su di te e il tuo futuro.
Guglielmo Arrigoni
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