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Website redesign. Cosa funziona e cosa no (consigli)

È arrivato il momento: il tuo sito, che quando lo hai fatto fare ti sembrava così innovativo, adesso ti appare “vecchiotto” e allora hai deciso di rinnovarlo.


Parliamoci chiaro. Un sito è un po’ come il tuo guardaroba: ci sono dei vestiti “classici” che non tramontano quasi mai. Però ci sono anche vestiti logori che vanno cambiati e abiti totalmente fuori moda con i quali non avresti mai più il coraggio di farti vedere, no?


Ecco… ogni tanto è importante riprogettare anche il tuo sito web, in particolare quando si ha sentore che sia uguale da troppo tempo e che in qualche modo abbia stancato, incidendo in maniera negativa sul business.


Al di là poi del puro lato estetico, bisogna chiedersi in primis se il sito funziona, se i tempi di navigazione dell’utente sono soddisfacenti, se è necessario migliorare i servizi offerti e se è facilmente fruibile da qualunque device.

Si tratta di un processo delicato per la tua azienda che per questo va pianificato attentamente in ogni sua fase.

Ecco i 5 punti fondamentali per il redesign del tuo sito web

  1. Elabora una strategia: nulla deve essere lasciato al caso. Fai un report di tutti i numeri del sito, dalle visualizzazioni al volume di pagine visualizzate, dai lead generati al tempo trascorso sul sito dagli utenti. Ridefinisci, se necessario, il tuo target e le tue buyer personas

  2. Pianifica l’intervento: assicurati che il sito sia sempre ottimizzato in ottica SEO, dopodiché individua quali sono le funzioni meno apprezzate dagli utenti o quelle non perfettamente accessibili, specialmente da smartphone

  3. Migliora il design: se il punto debole del tuo sito è soprattutto l’aspetto grafico (che sa proprio di vestito fuori moda), concentrati su quello. Ricordati che non è un dettaglio da poco: il design è ciò che comunica d’impatto i valori del tuo brand e della tua azienda. Non cercare “effetti speciali”: meglio puntare sulla semplicità e sull’ordine, senza riempire troppo la pagina. Un accumulo di elementi rischierebbe solo di confondere gli utenti

  4. Sviluppa il nuovo sito e ottimizzalo: è il momento di rendere operative le tue modifiche, i tuoi contenuti e le revisioni. Allo sviluppo segue l’ottimizzazione, ovvero l’integrazione con i social network, la scelta delle parole chiave, la riorganizzazione dei contenuti, la fruibilità per mobile. Insomma, tutto ciò che serve operativamente per rilanciare il tuo nuovo sito

  5. Analizza il nuovo sito: una volta che il tuo sito rinnovato è online, scatta la fase dell’analisi e test. Devi verificare che tutto funzioni correttamente, analizzandone le performance. Potremmo dire che è l’aspetto più importante che infatti va ripetuto costantemente per apportare eventuali successive migliorie
Attenzione però: quando si inizia questo processo il rischio di farsi prendere la mano è sempre molto alto e spesso capita di buttare nella foga delle parti importanti, a volte cruciali e quasi impossibili da recuperare una volta terminato il processo.
Un po’ come quando hai svuotato gli armadi e all’improvviso ti dici: “Ma dov’è finita quella maglia che mi aveva regalato…?”

Redesign del sito web aziendale: 3 errori da evitare

  1. Nessun reindirizzamento 301: si tratta di un errore molto grave che può far crollare in un attimo il traffico verso il tuo sito.
 In pratica è come se tu avessi un negozio fisico e cambiassi sede, ma continuassi a fare pubblicità senza comunicare l’indirizzo nuovo; la gente fa la fila ma trova tutto chiuso. Non va bene, no? 
Tecnicamente parlando, se tu (o chi si occupa del rifacimento del tuo sito) non imposti nessun reindirizzamento sul tuo server, gli indirizzi delle pagine interne del tuo vecchio sito in quello nuovo cambiano. Così, quando il cliente clicca su un prodotto per vederne la scheda, si trova davanti la classica schermata “Pagina non trovata”. Capisci che se questo succede per 100 pagine del tuo sito diventa un grosso problema economico

  2. Migrazione dell’ottimizzazione SEO: se il tuo vecchio sito è ben posizionato sui motori di ricerca, è importante essere sicuri che l’ottimizzazione SEO delle vecchie pagine sulle nuove avvenga correttamente altrimenti perderesti importanti posizioni su Google e non avresti più nessun tipo di traffico gratuito e di alta qualità

  3. Cambiare quello che funziona: quando si mette mano al redesign del sito aziendale, spesso si è presi dalla foga di voler rinnovare tutto. Il vecchio stufa e allora via con la novità! Ma non sempre questo paga, anzi a volte può rivelarsi dannoso per le performance del tuo sito. Quello che funziona andrebbe lasciato così com’è e per questo è importante sapere con certezza (e dati alla mano) cosa è vitale e cosa puoi effettivamente buttare

I 5 consigli per un sito web più efficace del vecchio

  1. Analizza il tuo vecchio sito: prima di iniziare la “rivoluzione” del vecchio sito, devi verificare alcune cose molto importanti. Innanzitutto quali sono le pagine che convertono, ovvero quelle che ti portano più contatti, quelle con le quali maggiormente vendi i tuoi prodotti/servizi, quali raccolgono il maggior numero di visite. Prova a capire perché alcune pagine funzionano meglio di altre e riproduci quelle caratteristiche vincenti nel nuovo sito. Analizza (meglio se con Google Analytics) anche il rovescio della medaglia, ovvero quali pagine hanno una maggiore frequenza di rimbalzo: in questo caso chiediti se possono essere eliminate (a patto, ovviamente, che non siano davvero utili per il tuo business) o come puoi modificarle per renderle efficaci

  2. Descrivi subito ciò di cui ti occupi: l’utente che arriva sul tuo sito deve capire immediatamente, chi sei, cosa vendi, qual è il tuo target. Queste informazioni si dovrebbero capire in ogni pagina del tuo sito. Ciascun utente, in media, sta pochissimo tempo su ogni pagina: se non capisce subito dove si trova, passerà ad altro

  3. Studia attentamente i tuoi competitor: non devi copiare dai tuoi concorrenti, sia chiaro. Però a volte dai loro siti puoi ricavare spunti interessanti: ad esempio, potrebbero avere alcune sezioni cui non avevi pensato e che potrebbero essere utili anche per i tuoi clienti. O magari sono multilingue e tu lo hai realizzato solo in italiano o al massimo in inglese. Prendi le qualità migliori e cerca di capire quali e come riprenderle per il tuo nuovo sito.
 Osserva anche cosa non va nei siti dei tuoi concorrenti, in modo da differenziarti il più possibile in meglio da loro

  4. Non guardare soltanto i siti dei tuoi competitors storici del territorio: analizza anche i siti di aziende più grandi della tua, non solo svizzere, ma anche estere, pensa in grande e vedrai che qualche spunto interessante lo troverai

  5. Analizza i tuoi clienti: nel tuo sito deve essere ben chiaro il motivo per cui i tuoi clienti acquistano i tuoi prodotti o servizi. È il motivo per cui ti scelgono in mezzo alla concorrenza, quindi è fondamentale esplicitarlo: chi atterra sul tuo sito deve subito capire quali problemi risolvi ai clienti, quali sono i benefici che loro apprezzano di più, perché si rivolgono proprio a te. Cose fondamentali per convincere il cliente a comprare, eppure quasi tutti si dimenticano di inserirli nel sito…

Al prossimo articolo!
E ricorda: la formazione non è un costo ma un investimento su di te e il tuo futuro.

Autore

Guglielmo Arrigoni

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