Ormai da alcuni anni si sente parlare di Podcast. In tanti li fanno e riguardano gli argomenti più disparati, ma sai che possono essere molto utili per far crescere anche il tuo brand?
In questo articolo ti mostrerò perché e come utilizzare al meglio questo strumento che può davvero fare la differenza rispetto ai tuoi competitor. Ma prima un po’ di storia…
Si tratta di file audio che gli utenti possono scaricare sui propri dispositivi (sia smartphone che desktop) e ascoltare quando vogliono e dove vogliono, senza la necessità di una connessione internet (un po’ come se fosse un “vecchio” cd o musicassetta).
Solitamente vengono pubblicati a puntate a intervalli il più possibile regolari e possono avere la forma di monologhi, dialoghi, interviste o racconti.
Il termine Podcast deriva dall’unione di “Pod” (acronimo di Personal on Demand, che si riferisce all’iPod, il primo dispositivo musicale digitale portatile della Apple) e “Cast”, dal termine inglese “Broadcast”, che vuol dire “trasmettere”.
Il primo Podcast fu lanciato nel 2005 con lo scopo di rendere disponibili on-demand le trasmissioni radiofoniche e, infatti, ancora oggi sono proprio le radio che hanno i maggiori ascolti sui podcast. Da qui a comprendere che chiunque poteva registrare un audio e metterlo a disposizione di tutti tramite iTunes il passo è stato breve.
Come è facile intuire da queste prime righe, i podcast sono dei potentissimi strumenti di content marketing perché possono veicolare contenuti di qualunque tipo legati al tuo brand. Di fatto si tratta di una sorta di messaggio pubblicitario più o meno velato, ma che in realtà sono gli utenti stessi a desiderare di ascoltare e a cercare. Forte, non trovi?
Lo scopo di un branded podcast è quello di fidelizzare gli ascoltatori, coinvolgerli e generare brand awareness, in modo da creare un legame profondo, una relazione duratura tra loro e il tuo marchio. La potenzialità che ti offre il podcast è quella di farti conoscere da un numero illimitato di potenziali clienti e di farli affezionare al tuo brand, tanto che saranno loro a venirti a cercare.
Insomma, il Podcast è un canale di comunicazione potente che devi considerare nella tua strategia di digital marketing per dare un respiro ancora maggiore al tuo business. Ti basti pensare che secondo una ricerca condotta nel 2019 negli Usa, il Podcast era considerato il modo migliore per informarsi su argomenti specifici in diversi settori.
Da una ricerca Nielsen del 2021 emerge che in Italia gli ascoltatori di Podcast sono cresciuti del 217% tra il 2015 e il 2017.
Il Paese dove i podcast hanno in assoluto il maggior seguito è l’Irlanda, seguita da Spagna e Svezia.
A pubblicare sono prevalentemente professionisti di diversi settori che grazie a questo strumento riescono a farsi trovare più facilmente dal proprio target e creare un legame profondo, un po’ come se fosse una vera e propria trasmissione radio o tv.
Vediamo, quindi, perché i Podcast funzionano così bene nel mondo del business.
Innanzitutto, devi tenere conto di alcuni dati utili per non fare errori nell’utilizzo di questo strumento e non sprecare energie e denaro.
Ci sono diversi modi per inserire questo strumento nella tua strategia di marketing. Il passo più semplice e immediato è quello di legarlo al blog aziendale: puoi inserire negli articoli pubblicati i Podcast come approfondimenti audio da scaricare gratuitamente, previa compilazione di un form con i dati dell’utente (che servono sempre).
Altra strada è quella dei social network: una volta caricato il Podcast sulle principali piattaforme come Spreaker, iTunes o Spotify, lo condividi sui social utilizzati dall’azienda per aumentare il coinvolgimento e la visibilità nella tua community.
Una volta compreso che si tratta di uno strumento utilissimo, vediamo concretamente come realizzarlo in modo che sia davvero funzionale per il tuo business. Innanzitutto, come per tutto il lavoro legato al content marketing, mettiti in testa che la qualità richiede impegno e costanza. I contenuti vanno pubblicati a cadenza regolare, devono essere originali, interessanti e di valore per il tuo target.
Lo scopo deve essere quello di rispondere ai loro dubbi, di intrattenerli o di risolvere un loro problema.
1.Per prima cosa, devi pianificare: in questo genere di contenuti l’improvvisazione è bandita. Se vuoi che gli utenti continuino a volerti ascoltare e condividerti, bisogna prepararsi e bene. Gli elementi di base da cui partire e che devi sempre tenere bene in mente sono:
Per ogni puntata va fatto un lavoro di pianificazione, con tanto di scaletta degli argomenti da trattare. Puoi decidere di parlare sempre tu, ma per renderli più coinvolgenti il consiglio è quello di inserire almeno un’altra voce e di non andare oltre i 22-23 minuti di lunghezza.
Ricordati anche di adattare il tono di voce e lo stile della conversazione al tuo target: se parli di sport e il tuo pubblico è prevalentemente giovane è inutile utilizzare “paroloni” o toni altisonanti, ma meglio restare su uno stile più leggero.
2. Il secondo passo è registrare il Podcast.
Fondamentale è avere un microfono esterno al computer, in modo che l’audio sia di ottima qualità e preferibilmente senza rumori di fondo. Ciò conferirà al tuo Podcast un’impressione di professionalità e autorevolezza.
Altro strumento di cui dovrai munirti, sono le cuffie. Indispensabile anche avere un software per registrare in formato mp3. Il più diffuso e semplice da utilizzare è Audacity, gratuito e che garantisce buona qualità di registrazione e di editing.
Un software professionale è invece Adobe Audition, meno semplice da utilizzare rispetto al primo, ma con numerose possibilità, ovviamente a pagamento. Se poi devi registrare un’intervista, oltre a uno di questi software avrai bisogno anche di Skype o Zoom.
3. Ultimo step, devi diffondere e distribuire il tuo Podcast: una volta che il tuo Podcast è pronto e confezionato, è il momento di farlo ascoltare al tuo pubblico. Come ti accennavo prima, è fondamentale utilizzare almeno una delle piattaforme di podcasting.
Una delle più diffuse (e anche in lingua italiana) e di facile utilizzo è Spreaker che consente di condividere i Podcast su più piattaforme di distribuzione e sui social network, visualizzare le statistiche sull’audience e monitorare le performance dei singoli Podcast.
L’altro canale di grande diffusione è Anchor.fm (acquisito da Spotify) che consente di creare, distribuire e monetizzare gratuitamente i propri Podcast, oltre alla visualizzazione delle statistiche sugli ascolti.
Infine, come ultimo passaggio
ricordati di condividere ogni nuova puntata
sulle pagine social della tua azienda e sul blog aziendale.
Questi sono dunque i passaggi fondamentali per creare un Podcast: adesso non ti resta che attivare la tua creatività, ma con un ultimo consiglio. Non avere come obiettivo quello di compiacere il pubblico, ma cerca di essere te stesso e di metterti in gioco: gli ascoltatori si affezioneranno a te e al tuo brand se ti sentiranno vicino a loro, “vero”, oltre che competente e in grado di risolvere le loro necessità.
Al prossimo articolo!
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Guglielmo Arrigoni
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