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Le 5 regole fondamentali per fare (un efficace) Personal Branding

Personal Branding…innanzitutto, di cosa stiamo parlando?

Potrei darti una marea di definizioni pompose, tecniche e arzigogolate…ma in realtà la questione è molto semplice.

Il tuo personal brand, il tuo “marchio di fabbrica”, potremmo tradurlo così, è il motivo per cui un cliente sceglie proprio te, e non un altro. E il personal branding è il processo da compiere per crearti la tua identità, unica e originale, per farla crescere e comunicarla nel modo più efficace possibile .

Pensa alla tua professione: se sei un manager/designer/architetto/avvocato/sviluppatore ecc. ecc., come fai a distinguerti da tutti gli altri manager/designer/architetto/avvocato/sviluppatore ecc. ecc.  che esistono sul mercato?

Perché un cliente dovrebbe chiamare proprio te e non un tuo concorrente per un determinato lavoro? 
Qual è il “quid” che ti contraddistingue?

Prova a cambiare il punto di vista: perché quando hai bisogno di qualcosa scegli un determinato prodotto/ consulente anziché un altro apparentemente simile?

Banalmente…perché scegli una certa marca di abbigliamento anziché un’altra?

“Perché mi sta bene, ha un bello stile ecc.. ecc.”

Certo, ma anche perché già solo il “nome” ha su di te un potere evocativo che va oltre alla linea, al colore, alla vestibilità ecc.
Pensa alla marca di jeans più famosa al mondo, i Levi’s: se nel mondo parli di “un paio di Levi’s” non è certo necessario specificare che cosa intendi.

I Levi’s sono i Levi’s!

Il tuo obiettivo deve essere proprio questo: farti in qualche modo “comprare in anticipo” , attirare più opportunità legate a quello che sai fare meglio.

Definisci la strategia

La prima domanda che devi porti è proprio questa: cosa sai fare meglio? Quale è quell’aspetto che ti qualifica come migliore e diverso rispetto al mare di concorrenti che si aggira là fuori?

Fare personal branding significa proprio partire da una strategia che ti porti a individuare ciò che ti rende unico e speciale rispetto a chi offre i tuoi stessi prodotti/servizi, per definire i tuoi punti di forza e comunicarli in maniera efficace.
Deve essere ben chiaro cosa sai fare, come lo sai fare, quali benefici porti al cliente e perché gli altri dovrebbero sceglierti.

Senza questo percorso non riuscirai a distinguerti dalla concorrenza: agli occhi del cliente saresti percepito come uguale a tanti altri.

Un bravo professionista, magari, ma senza grosse differenze rispetto al mare magnum dei tuoi competitor.

Avere un Brand forte è fondamentale soprattutto su internet: in un luogo dove ci sono miliardi di informazioni e dove spesso tutto si assomiglia è facile essere dimenticati in breve tempo.

Parola d’ordine, dunque, distinguersi dalla massa.

E questo è il primo passo per impostare qualunque strategia di comunicazione e di marketing che sia veramente efficace.
Fare personal branding non significa ingannare gli altri. Questa è una (falsa) credenza che hanno in tanti: “fare personal branding significa vendere meglio se stessi”.

Le cose non stanno proprio così: fare personal branding significa puntare su se stessi proponendo con chiarezza la ragione per cui dovremmo essere scelti , la nostra eccellenza reale, per fare in modo che siano gli altri a cercarci proprio per quel motivo.

Non significa, al contrario, dare un’immagine falsa di sé, dando a intendere cose non vere: devi puntare su ciò che tu (o la tua azienda) siete davvero in grado di fare al meglio. Le bugie hanno le gambe corte, diceva qualcuno, e vengono presto scoperte rigirandosi come un boomerang: quindi occhio!

“Ho un blog, quindi sto già facendo personal branding?”

Rispondi a queste domande: quanti blog esistono online? Quanti ne leggi? Quali ti ricordi e perché? E soprattutto…pensi che qualcuno si ricordi il tuo?

Il blog è uno strumento che può sostenere il tuo Brand, ma prima devi creartene uno! 
Se il tuo Brand è forte allora puoi usare il blog o il social media marketing fatto bene per veicolarlo, altrimenti sei punto e a capo.

Il web cambia tutto

Tutto quello che ti ho detto finora assume una valenza ancora più particolare sul web. 
Su internet, infatti, per quanto cerchiamo di costruirci una reputazione ben precisa, siamo costantemente sotto gli occhi del nostro pubblico. La nostra immagine è sempre meno sotto il nostro controllo e viene sempre più e continuamente definita da chi ci segue : i clienti, i partner, i collaboratori ecc.
 Per questo è fondamentale essere presenti e partecipare attivamente a questo processo anziché subirlo.

Oggi non basta costruirsi un’immagine a tavolino: le parole chiave sono condivisione, trasparenza, networking.

Il personal Brand non esiste senza la capacità di generare un’influenza: deve avere la forza di riunire intorno a sé una comunità.
La strategia giusta, dunque, deve partire dall’individuare i propri punti di forza e la propria unicità per costruire poi una relazione duratura e bilaterale con il proprio pubblico. 
Proprio questa relazione andrà a rafforzare e migliorare il Brand, attraendo nuove opportunità.

Va da sé che tutto questo non si riferisce solo al singolo professionista, ma può, anzi deve, essere esteso alle imprese.

Il principio è lo stesso: come nel caso dei Levi’s, quante volte hai associato un Brand a un prodotto in una maniera talmente automatica che i due concetti praticamente si identificavano?

Per un’azienda gestire correttamente la propria immagine, anche online, significa generare un importante ritorno in termini di visibilità per il proprio business .

La gestione della propria reputazione sul web viene spesso sottovaluta, mentre la presenza sui Social è diventata una cosa assolutamente naturale. In realtà le due cose devono andare a braccetto con delle precise regole da rispettare.

Ecco allora le 5 regole d’oro da non dimenticare per essere certo di impostare un personal branding efficace.

  1. Non mischiare i Social. Ogni piattaforma ha delle caratteristiche che lo rendono differente dagli altri: usate ciascun canale per ciò che sa fare meglio. E non riciclate lo stesso post su canali diversi: ogni social ha un suo «linguaggio» che dovrete rispettare. 
Se Twitter usa 140 caratteri ciò che scrivi dovrà essere pensato diversamente rispetto ad esempio a Facebook
  2. Cercati su Google.  È esattamente quello che farebbe chi pensa di rivolgersi a te o alla tua azienda. La tua immagine si costruisce su diversi canali ma è percepita come univoca
  3. Cerca di essere interessante proponendo contenuti e servizi di valore, fidelizzando chi ti segue
  4. Punta alla qualità, non alla quantità: chi ti segue o vuole connettersi con te guarderà alla tua rete per capire che persona sei
  5. Sii generoso: ricondividi anche i contenuti pubblicati dagli altri, loro faranno lo stesso con te aumentando la tua visibilità e la tua reputazione

Infine, la regola fondamentale che vale per qualunque attività online e che non devi mai dimenticare: monitorare .

La tua reputazione ha un valore inestimabile e non puoi permetterti che qualcuno te la rovini.
Come fare a scoprire se qualcuno parla male di te e a controllare ciò che circola in Rete sul tuo conto?

Ci sono vari siti Web e piattaforme deputati allo scopo, tra cui

  • Google alert
  • Talkwalker Alert

E soprattutto il “metodo classico”: cerca il tuo nome su Google per capire quali siano i risultati che ti riguardano e in che posizione si trovino.

E voglio darti anche un ultimo consiglio.

Tieni sempre aggiornati i tuoi account e i tuoi profili a fini di business, soprattutto LinkedIn.
E sii coerente: su tutti i social che decidi di usare (e non è essenziale esserci su tutti), cerca di restituire un’immagine univoca di te, evitando video o foto imbarazzanti.

Qualunque cosa tu decida di pubblicare online, infatti, potrebbe avere ricadute in termini di visibilità sul tuo Brand e la tua azienda.

Hai capito dunque perché è importante fare personal branding per te e la tua azienda? Per farlo al meglio affinché sia veramente efficace per incrementare il tuo business inizia la tua formazione. 


Come scuola offriamo diverse possibilità fra corsi online, corsi individuali o in azienda e puoi scegliere quello che meglio rispecchia le tue esigenze, perché ricorda: la formazione non è un costo ma un investimento su di te e il tuo futuro.

Autore

Guglielmo Arrigoni

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